“Il coaching per le nuove competenze” TAVOLA ROTONDA - 08/06/2021

18/06/2021 • News


Martedì 8 Giugno abbiamo realizzato un sogno: far parlare di Coaching rappresentanti della politica e dell’economia che hanno un peso significativo.

Insieme a AICP, EMCC ed SCP Italy abbiamo infatti organizzato la seconda edizione della Tavola Rotonda “Il coaching per l’Italia”, che quest’anno aveva come titolo “Il Coaching per le nuove competenze”.

 

Guidati da Sergio Luciano, Capo Redattore di Economy, i nostri ospiti si sono espressi circa le loro esperienze dirette di coaching e soprattutto sul ruolo che ritengono potrà avere nel rilanciare l’Italia e nella costruzione di un futuro più inclusivo e sostenibile.

 

Sergio Luciano ha aperto i lavori con un’affermazione forte: per gestire il nuovo PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) servono nuove competenze. Il coaching può essere lo strumento di supporto, ma i coach non sono sufficienti da soli, serve il supporto della politica.

E da qui è cominciato il confronto con i nostri ospiti.

 

Marcello Fiori, Capo Dipartimento del Ministero Funzione Pubblica - Presidenza del Consiglio dei Ministri, si è augurato “che questo sia il primo di una serie di appuntamenti” e ci ha tenuto a portare “la mia testimonianza di utente di coaching”.

Ha fatto affermazioni molto importanti per noi. A suo avviso la risoluzione delle crisi non può avvenire con i vecchi strumenti e il coaching può invece essere uno strumento a disposizione che si deve avere il coraggio e la forza di introdurre.

In risposta alla domanda puntuale di Luciano: “Quanto possiamo pensare che il coaching venga utilizzato dalle PA per colmare i gap che si sono evidenziati?”, Il dott. Fiori ha dichiarato che “E’ già partito un piano di reclutamento straordinario, vogliamo far partire un piano di formazione permanente che vedrà anche il coaching farne parte”.

 

Il secondo ospite è stato Mauro Minenna, Capo Dipartimento per la Trasformazione Digitale - Presidenza del Consiglio dei Ministri, il quale ha avviato il suo intervento con una affermazione importante: gran parte della trasformazione necessaria è un cambiamento culturale (change management). Anche il dott. Minnenna ha sperimentato in prima persona il coaching e lo ha trovato molto utile, in quanto permette di “cambiare lo spirito delle persone senza cambiare le persone” stesse.

 

E’ stato poi il momento del Generale Mariano La Malfa, Capo del I Reparto Personale del Comando Generale della Guardia di Finanza.

Il Generale ci ha raccontato che stanno cercando di operare un cambio culturale in un ambito di polizia, per adeguare il livello della qualità del servizio offerto al livello della domanda dai cittadini.

Ha introdotto all’interno della Guardia di Finanza un servizio di psicologi, con matrice di natura clinica, che promuovono il benessere psicologico, ma si è reso conto che mancava qualcosa, ovvero sviluppare le competenze degli psicologi verso un coaching psicologico.

Stanno quindi fornendo nuove competenze al loro servizio di psicologi perché possano fare empowerment verso la dirigenza della Guardia di Finanza e a cascata sia verso il benessere interno che verso l’esterno.

 

Abbiamo avuto ospite anche Claudio Di Berardino, Assessore per il Lavoro e nuovi diritti, Scuola e Formazione, Politiche per la ricostruzione e Personale della Regione Lazio, che ha condiviso con noi quanto il tema della formazione e delle competenze sia una delle priorità che ritengono indispensabile cogliere, per gestire questa nuova fase in un Mercato del Lavoro profondamente cambiato, in cui c’è bisogno di un processo continuo di formazione e trasformazione.

 

Arturo Siniscalchi, Vice Direttore Generale di Formez, ci ha raccontato che Formez sta acquisendo un ruolo strategico nel processo di cambiamento delle Amministrazioni, un cambiamento culturale e radicale. Il coaching, a suo avviso, può essere lo strumento principale nell’essere serventi alle amministrazioni, perché il tempo è particolarmente ristretto e il coaching permette un’omogeneizzazione dei processi di cambiamento in tempi abbastanza rapidi. Loro stanno già utilizzando il coaching e il team coaching internamente.

 

In rappresentanza dei sindacati abbiamo avuto come ospite il dott. Angelo Colombini, Segretario Confederale CISL che ci ha detto che sentono la necessità di rilanciare la formazione dei loro delegati, in particolare di supportarli facendo sviluppare loro autonomia, flessibilità, raggiungimento di obiettivi precisi. Far crescere i delegati vuol dire far crescere anche i lavoratori di fronte al nuovo, e così sostenere la transizione ecologica e digitale.

“E’ quindi importante il coaching per lavorare sull’identità dei nostri lavoratori, che devono cambiare attività lavorativa e devono essere riqualificati”, così come bisogna supportare coloro che devono gestire le persone che hanno nuove competenze.

Inoltre, affinché le competenze non diventino obsolete, il coaching può essere affiancato alla formazione continua.

Il dott. Colombini ha infine lanciato una proposta: “Perché non utilizzare il coaching per ridurre la dispersione scolastica?”.

 

L’ultimo intervento è stato quello del dott. Davide Ballabio, Direttore Area Sistema Formativo e Capitale Umano di Assolombarda.

Anche lui ha indicato nel coaching un potente alleato che si augura possa diventare uno strumento diffuso anche in aziende di medio - piccole dimensione, per consolidare le competenze gestionali. ma anche per sostenere il cambiamento.

 

La chiusura di questa tavola rotonda è stata lasciata ai Presidenti delle quattro Associazioni organizzatrici e, oltre ai dovuti ringraziamenti, abbiamo voluto ricordare che abbiamo deciso di unire le nostre forze per continuare a diffondere la cultura di coaching

Allo stesso tempo, il nostro lavoro a 8 mani è anche un esempio di come si possano cooperare anche tra competitor, quali noi siamo.

E dato che crediamo fermamente nella coopetition e all’importanza di ciò che stiamo costruendo, ci siamo dati appuntamento all’anno prossimo!

 

Autore: Giorgia Franceschini, PCC

Presidente ICF Italia 2021

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