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SU ICF

Devo avere le credenziali per iscrivermi ad ICF?

No, non è necessario. Se hai già fatto la formazione ma devi ancora fare le ore di pratica e sostenere il Credentialing Exam puoi intanto iscriverti ad ICF e cominciare a partecipare ad eventi e creare una rete di conoscenze.

Posso iscrivermi ad ICF Italia senza essermi ancora iscritta a ICF Global?

Condizione necessaria per iscriversi ad ICF Italia è di essere già membro di ICF Global.

Cosa devo fare per diventare volontario in ICF Italia?

Se sei associato a ICF Italia riceverai le smartnews con le call per le posizioni che stiamo cercando. Anche se non è in corso nessuna chiamata per qualche posizione puoi scrivere alla segreteria e proporti come volontario indicando le aree in cui ti piacerebbe lavorare ed allegando il tuo CV.

Come posso scegliere una scuola di coaching?

Come associazione non ci occupiamo direttamente di formazione. Sul nostro sito si trova l’elenco aggiornato delle scuole accreditate da ICF Global, qui il link all’eleneco aggiornato e completo.
Qui sul sito italiano si trova un elenco di corsi in italiano e per ogni scuola vengono fornite indicazioni sulla tipologia di corsi offerti, moduli, date, luoghi dello svolgimento dei corsi, corsi on line e i contatti. Può rivolgere direttamente la Sua richiesta alle scuole, che in base ai programmi offerti, le forniranno tutte le informazioni.

Cosa significano le definizioni Livello 1 Livello 2 Livello 3, AATC o CCE quando si tratta di programmi di formazione?

ICF conferisce a scuole e programmi diversi tipi e livelli di accreditamente sia per la formazione iniziale che per l’aggiornamento continuo in particolare Livello 1 – Livello 2 e Livello 3 si differenziano per numero di ore di formazione e per percorso di credenziali – AATC per la certificazione in Team Coaching mentre CCE si riferiscono a coloro che vogliono approfondire, aggiornare le proprie competenze e per il rinnovo delle credenziali. Per ulteriori dettagli e informazioni clicca qui.
Le scuole accreditate inoltre saranno in grado di fornire tutte le informazioni utili per la scelta.

A chi posso rivolgermi per comprendere bene com funziona ICF Italia?

Esiste un’area dedicata alle esigenze di coloro che si iscrivono per la prima volta in ICF Italia o che sono diventati coach e intendono far parte della community ICF: i colleghi di “Onboarding” saranno lieti di rispondere alle tue esigenze e di accompagnarti nella realtà ICF step by step. Scrivi a: onboarding@coachingfederation.it

Come posso ottenere o rinnovare una credenziale?

Il team Credenziali è a tua disposizione per i nostri associati per rispondere alle tue domande, e due volte l’anno saranno erogati webinar formativi gratuiti per gli associati, che forniranno le indicazioni su come richiedere il rinnovo o l’ottenimento delle credenziali.

Come posso ottenere dei crediti utili per il rinnovo delle credenziali?

ICF Italia eroga due volte al mese webinar gratuiti per gli associati che rilasciano crediti da utilizzare per rinnovare o richiedere le credenziali.

Cosa è ICF Italia?

ICF Italia è dal 2002 il Chapter italiano dell’International Coaching Federation (ICF), la più numerosa associazione professionale di coach a livello internazionale. In Italia ICF è riconosciuta come punto di riferimento per la professione del coaching e come interlocutore autorevole in tutti i contesti, istituzionali e professionali.

Quali sono gli obiettivi di ICF?

ICF si impegna a diffondere la cultura, la conoscenza e le caratteristiche distintive del coaching; condivide i requisiti di professionalità ed etica della professione; stimola la professionalità dei suoi associati; costruire un network di coach per offrire agli associati l’opportunità di evolvere nella professione; offre possibilità di confronto tra gli associati su temi professionali e opportunità di collaborazione per mettere a fattor comune strumenti e risorse disponibili e creare sinergie tra gli associati.

Potete suggerire una scuola di coaching?

Come associazione non ci occupiamo direttamente di formazione, ma sul nostro sito si trova l’elenco aggiornato delle scuole riconosciute da ICF Global, clicca qui.
Per ogni scuola vengono fornite indicazioni sulla tipologia di corsi offerti, moduli, date, luoghi dello svolgimento dei corsi, corsi on line e i contatti. Può rivolgere direttamente la sua richiesta alle scuole, che in base ai programmi offerti, le forniranno tutte le informazioni.

Riconoscimento Corsi da parte di ICF Global: come funziona?

ICF Global, di cui noi siamo il chapter italiano, riconosce i corsi di formazione.
Di seguito i link al sito di ICF Global:
Video di spiegazione.

Come ci si iscrivead ICF Italia? Occorre già avere le Credenziali?

Per iscriversi è necessario aver frequentato un corso di coaching di almeno 60 ore. La quota di rinnovo per l’anno 2023 – 2024 è pari a € 90, con validità 1° aprile 2022 – 31 marzo 2024.Chi si iscrive per la prima volta ad ICF Italia versa una quota pari ai mesi di scrizione fino al 31 marzo dell’anno successivo
Per associarti ad ICF Italia è necessaria la membership attiva di ICF Global.
Per attivarla clicca qui.
Per iscriversi ad ICF Italia puoi farlo da questo link.

Iscrivendoti hai la possibilità principalmente di avere:
Formazione webinar gratuita tutto l’anno e rilascio CCEU per il rinnovo delle tue credenziali
Sconto sugli eventi e principalmente sulla Conferenza Nazionale, pari al 40%
Accoglienza dal tuo On Boarding Facilitator
Networking: far parte di una community di oltre 850 associati, può portare nuove opportunità di lavoro e sviluppo della professione, permette di condividere idee e dubbi
Potrai essere sempre visibile nell’area del sito ICF Italia “TROVA UN COACH”
Segreteria dedicata
Supporto dal nostro Team Credenziali per ottenere e rinnovare le Credenziali con ICF Global
Seguire l’associazione da vicino e proporsi come volontario
ICF Italia è presente su ammissione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), al tavolo UNI dove si sta definendo il protocollo di certificazione della professione del Coach a livello nazionale.
Siamo una community in continua evoluzione impegnata a diffondere ancor più i valori del Coaching secondo ICF, basati sull’etica e sul continuo sviluppo di competenze, in numerosi contesti e ambiti per essere sempre più presenti sul mercato italiano.

SUL COACHING

È meglio andare da un coach, un counselor o uno psicologo?

Nella nostra quotidianità scegliamo vari professionisti a seconda dei servizi di cui necessitiamo. Ad esempio, ci rivolgiamo ad un commercialista per la presentazione della nostra dichiarazione dei redditi, ad un oculista se percepiamo un problema alla vista, ad un ingegnere per il progetto di costruzione della nostra nuova casa.
Informarsi sull’ambito della specializzazione di ogni professione rivolta alla persona è il primo passo per decidere di cosa abbiamo bisogno e a quale tipo di professionista rivolgerci.
Il coaching non è una professione che afferisce all’ambito della salute ed è un’attività professionale di cui alla legge 14 gennaio 2013 n.4. Leggi qui cosa è il coaching.

Chi ha inventato il coaching?

Il Coach, così come lo conosciamo oggi, ha origine negli Stati Uniti circa 50 anni fa, ma le sue origini possono essere ritrovate molto più indietro nel tempo. Facciamo riferimento a Socrate e il suo metodo di conversazione (Maieutica) portava i suoi discepoli alla auto consapevolezza di possedere tutte le risposte dentro se stessi e quindi di conoscere la “verità” senza cercare risposte all’esterno. In questo processo di conoscenza di se stessi diventa importante la domanda che Socrate doveva saper porre ai suoi discepoli: domande semplici ma potenti. l significato del termine Maieutica è “levatrice” ossia colei che aiuta le donne a far venire alla luce il frutto del proprio grembo. Così come la maieutica si contrapponeva alla retorica, intesa come l’arte della persuasione, il coaching si pone lo scopo di lasciar spazio alle soluzioni trovate dal Cliente, e non è un’attività di consulenza da cui ci si aspetta il giusto suggerimento della soluzione.
Le origini del Coaching si devono a Tim Gallwey, considerato il padre fondatore del Professional Coaching attuale. Intorno agli anni ’70, dalla sua esperienza di capitano della squadra di tennis di Harvard, inizia a studiare come migliorare il rendimento dei giocatori attraverso il superamento di ostacoli interiori piuttosto che come giocare meglio tecnicamente. Crea un approccio basato sul principio che atteggiamento mentale e consapevolezza sono altrettanto importanti come le abilità tecniche. Nel suo approccio Tim Gallwey dimostra che ogni atleta riesce a esprimere la sua migliore performance quando riduce al minimo le interferenze interne e sviluppa fiducia nelle sue capacità di apprendere in modo naturale dall’esperienza diretta.
Anche Sir John Whitmore viene considerato uno dei padri fondatore del coaching. Di origine anglosassone, dopo una lunga carriera nel settore delle gare automobilistiche che lo vede ottenere la vittoria del torneo European Touring Car Championship nel 1965, diviene uno dei più importanti coach ed esperti di formazione a livello mondiale specializzato in leadership, sviluppo organizzativo e sostenibilità sociale e ambientale. Ottiene il riconoscimento come numero uno del business coaching dal quotidiano The Independent e nominato, per la sua autorevolezza e il suo impegno alla diffusione del coaching nel mondo, Presidente della International Coach Federation (oggi International Coaching Federation). Crea un modello di coaching ancora in uso per accompagnare i clienti verso i propri obiettivi attraverso le proprie scelte e le proprie azioni. Questo metodo accompagna le persone a rintracciare dentro se stesse le risorse utili al raggiungimento dei propri obiettivi, fornendo le strategie e le tecniche per diventarne consapevoli, farle emergere, svilupparle al massimo e poi applicarle alle proprie attività quotidiane, in modo da ottenere gli scopi desiderati.

Che cos’è il Coaching e in cosa consiste?

ICF definisce il coaching come una partnership con i clienti che, attraverso un processo creativo, stimola la riflessione, ispirandoli a massimizzare il proprio potenziale personale e professionale. La metodologia di coaching adottata da ICF prevede che il cliente sia prima di tutto rispettato, dal punto di vista personale e professionale, e venga considerato in grado di gestire efficacemente la propria vita ed il proprio ambito lavorativo. Ogni cliente è visto come una persona creativa e piena di risorse. Grazie all’attività svolta dal coach, i clienti sono in grado di apprendere ed elaborare le tecniche e le strategie di azione che permetteranno loro di migliorare sia le performance che la qualità della propria vita. Il coaching facilita la sperimentazione di nuove prospettive e opportunità personali, l’ampliamento nelle capacità di pensiero e nella presa di decisioni. È volto, inoltre, a migliorare l’efficacia interpersonale e a una maggiore fiducia nell’esprimere i ruoli scelti nella vita e al lavoro.
L’attività di coaching, quindi, accelera la crescita dell’individuo consentendo ad ognuno di focalizzare in maniera più efficace e consapevole gli obiettivi da raggiungere e le conseguenti scelte da porre in atto.

Qual è il ruolo del coach?

Le principali responsabilità del coach sono:

  • facilitare la scoperta, la chiarezza e l’allineamento degli obiettivi che il cliente desidera raggiungere;
  • accompagnare il Cliente in una scoperta personale di tali obiettivi;
  • far in modo che le soluzioni e le strategie da seguire emergano dal cliente stesso;
  • lasciare piena autonomia e responsabilità al cliente.

Nel coaching si osserva “dove si trova il cliente oggi”, la situazione attuale, e si definisce, di comune accordo, ciò che il cliente è disposto a fare per raggiungere “la meta in cui vorrebbe trovarsi domani”, definendo indicatori di risultato significativi.
Generalmente un percorso di coaching si avvia con un colloquio (di persona o telefonicamente) per valutare le attuali opportunità e sfide del cliente, definire le finalità della relazione, identificare le priorità di azione e stabilire quali siano dei risultati specifici che si desidera raggiungere. Le sessioni di coaching sono programmate e tra le stesse si può richiedere al cliente di compiere determinate azioni che lo aiutino al raggiungimento dei propri obiettivi. Il coach, inoltre, può fornire risorse supplementari, sotto forma di articoli, questionari, valutazioni o modelli per aiutare la riflessione e l’azione del cliente. La durata di una relazione di coaching varia in funzione delle esigenze della persona o del team. I fattori che possono influire sulla durata comprendono: il tipo di obiettivi e di risultati che si desidera raggiungere, il modo con cui le persone o i team amano lavorare, la frequenza delle sessioni, le risorse finanziarie disponibili per sostenere il percorso.